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Cellere è un paese di poco più di 1100 abitanti della Maremma Laziale , che dista dal capoluogo Viterbo, circa 42 Km.
Il paese di Cellere si trova su di un colle, immerso nella verde campagna della Tuscia.Questo offre alla cittadina, un clima piuttosto fresco in estate e soprattutto un panorama molto suggestivo.
Molte sono le manifestazioni che caratterizzano Cellere, alcune tra le più famose, "Cellere tra Natura e Tradizione", con eventi e stand gastronomici, oppure “Al di la del giardino”, mostra florovivaistica, in cui poter ammirare tantissime specie floreali.
Per gli estimatori dell’olio, qui a Celleno si produce un olio extravergine d’oliva DOP di gran gusto, ottimo come condimento di minestre e piatti locali, ma anche solo, ad esempio sulla bruschetta.
La Torre dell'orologio fu eretta sopra la “Porta Pubblica o Maggiore” detta anche nel '700 “Porta di Castel dentro”, per distinguerla dalla “Porta Nova” che chiudeva il borgo alla fine di “Fiorenzuola” E' il 1787 quando viene costruita la torre con l'orologio meccanico che segnava le ore con il rintocco di due campane, alla Torre civica si accedeva direttamente dall’attigua sede comunale o palazzo di giustizia adiacente, oggi trasformato in abitazioni private. La torre è realizzata in conci di tufo squadrati, il paramento murario a faccia vista è arricchito agli estremi da cornici e decorazioni in stile barocco.
La fontana dei Delfini fu donata a Cellere dal Comune di Viterbo e nel 1931 venne montata in Piazza Umberto I, esattamente dove era collocato il monumento dei caduti della prima Guerra Mondiale. Il monumento fu smontato e trasferito in Piazza Castelfidardo.
La Fontana dei Delfini prende il nome dai due mammiferi intrecciati e collocati nella terminazione del fuso centrale da dove zampilla l’unico getto d’acqua. Un primo catino è realizzato mediante la sovrapposizione di conchiglie bivalve spalancate, posizionato subito al disotto delle teste dei delfini. La geometria ondulata del bordo permette all’acqua di formare tante piccole cascate che si proiettano nel catino principale. Il materiale con cui è stata costruita è il nenfro, pietra di origine vulcana tipica della tuscia viterbese. Le decorazioni e la geometria della fontana sicuramente appartengono al periodo barocco, l’autore ancora oggi risulta sconosciuto.
Rispetto alla fabbricazione originaria le uniche modifiche apportate alla fontana sono l’apposizione sul catino principale dello stemma comunale e dello stemma della repubblica italiana.